L’UE apre un’infrazione contro l’Italia per la qualità dell’aria

L’UE apre un’infrazione contro l’Italia per la qualità dell’aria

Bruxelles, 13 marzo 2024 – La Commissione europea ha aperto una nuova procedura di infrazione contro l’Italia per il mancato rispetto degli obblighi sulla qualità dell’aria, evidenziando la mancata ottemperanza alla sentenza della Corte di Giustizia dell’UE emessa nel 2020.

I dati preoccupanti del 2022

Secondo quanto riportato da Bruxelles, nel 2022 ben 24 zone di qualità dell’aria in Italia hanno registrato valori limite giornalieri di concentrazione di inquinanti superiori a quelli consentiti. Inoltre, una zona ha addirittura superato i limiti annuali stabiliti.

Due mesi per rispondere e “colmare le carenze”

L’Italia ha ora due mesi di tempo per rispondere alle accuse mosse dall’UE e per presentare un piano concreto per migliorare la situazione.
In caso di mancata risposta soddisfacente, l’esecutivo dell’Unione Europea potrebbe decidere di deferire nuovamente il caso alla Corte di Giustizi

Un problema di primaria importanza

La qualità dell’aria è un problema di salute pubblica e di tutela ambientale di primaria importanza. L’inquinamento atmosferico ha gravi conseguenze sulla salute dei cittadini, causando malattie respiratorie, cardiovascolari e altri problemi di salute.

La situazione evidenziata dall’UE richiede un impegno immediato e coordinato da parte di tutte le autorità italiane, a livello nazionale e locale. È fondamentale la collaborazione e il coinvolgimento attivo della società civile e del settore privato per affrontare efficacemente la sfida dell’inquinamento atmosferico e costruire un futuro più sostenibile.

Solo attraverso un’azione concertata e determinata sarà possibile tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente per le generazioni presenti e future.